APT 3.0: una nuova era per la gestione dei pacchetti in Debian
APT 3.0 è stato rilasciato come nuova versione stabile dello strumento a riga di comando per la gestione dei pacchetti in Debian, segnando un passo avanti significativo sia in termini di funzionalità che di esperienza utente. Questo aggiornamento non solo migliora le prestazioni tecniche dello strumento, ma trasforma anche completamente il modo in cui gli utenti interagiscono con esso nel terminale.
Una delle novità più evidenti è la nuova interfaccia, ora molto più amichevole dal punto di vista visivo. L’output del terminale adotta una visualizzazione a colonne che facilita la lettura, accompagnata da un sistema di colori che distingue chiaramente le azioni: verde per installazioni o aggiornamenti, rosso per rimozioni. Inoltre, è stata introdotta una barra di avanzamento più fluida realizzata con blocchi Unicode, che offre una rappresentazione moderna e chiara del progresso durante le operazioni.
APT 3.0 riduce anche la verbosità dei messaggi predefiniti, aggiungendo spazi tra le sezioni per migliorare la leggibilità e permettere una comprensione più rapida delle informazioni rilevanti. Questa versione introduce inoltre una paginazione automatica ispirata a Git, ideale per navigare tra lunghe liste di pacchetti dal terminale.
Nel cuore del sistema si distingue l’introduzione di Solver3, un nuovo risolutore di dipendenze basato su tecniche di backtracking. Questo componente consente di gestire conflitti complessi in modo più efficace, con selezioni di versione più intelligenti e una gestione migliore dei casi limite, senza bisogno di interventi manuali.
Dal punto di vista tecnico, APT 3.0 sostituisce i componenti crittografici tradizionali come GnuTLS e gcrypt con OpenSSL, e adotta Sequoia al posto di GnuPG, rafforzando così la sicurezza del sistema. Vengono inoltre rimossi metodi obsoleti di connessione remota come FTP, RSH e SSH, e introdotto il supporto per indici non compressi da mirror locali, ottimizzando l'efficienza.
Il nuovo comando modernize-sources permette di aggiornare automaticamente i file di configurazione dei repository al formato moderno, mentre il supporto per aggiornamenti scaglionati consente un rilascio più controllato dei cambiamenti. Sono stati migliorati anche la gestione dei pacchetti raccomandati e suggeriti, ora visibili durante gli aggiornamenti, e sono state introdotte nuove funzionalità come l’opzione --comment per registrare commenti nella cronologia o la visualizzazione della dimensione del kernel in /boot.
Questa versione è dedicata alla memoria di Steve Langasek, importante collaboratore di Debian e Ubuntu, e sarà l’interfaccia predefinita per Debian GNU/Linux 13 “Trixie” e Ubuntu 25.04, entrambi previsti per il rilascio a metà 2025.